"Pascal, mon amie"
"Pascal, mon amie" racconta le vicende del tragico naufragio avvenuto nello stretto di Bonifacio il 15 febbbraio del 1855. E' una strage, muiono 700 ragazzi.
I giovani uomini, provenienti dalle montagne francesi, si sono ritrovati costretti a dover affrontare il mare, per andare a combattere in Crimea, luogo conteso dalla loro nazione e dall'Inghilterra contro la Russia.
Perdipiù i ragazzi sono obbligati a far fronte anche al colera, la grande epidemia che scoppiò a metà dell' Ottocento.
Gian Carlo Tusceri racconta gli avvenimenti con gli occhi del giovane protagonista del romanzo, Gualtiero, innnamorato di Pascal, una giovane ragazza corsa dal nome maschile, alla quale, arraggiandosi come può a bordo della nave, scrive una lettera d'amore.
Lo stretto di Bonifacio, in francese Bouches de Boniface è uno stretto di mare che separa la Sardegna dalla Corsica e a causa della sua largezza ridotta, che nel punto più breve raggiunge gli 11km, è da sempre stato teatro di molteplici naufragi.
Quello narrato da Gian Carlo Tusceri della Semillante, infatti è solo uno dei tanti, però è il più drammatico.
Il cimitero monumentale di Lavezzi
Lavezzi è un'isola posta al centro delle Bocche di Bonifacio e rappresenta (assieme al piccolo arcipelago di scogli che la circonda), il punto più meridionale della Francia.
Proprio qui è presente un cimitero che conserva i corpi dei naufraghi de La Sémillante.
Le Splendide Onde Traslucide dei dipinti del XIX Secolo di Ivan Aivazovsky.
Qui di fianco è riportato uno dei diversi quadri di Ivan Aivazovsky, un pittore russo che amava raffigurare il mare in tempesta.
Uno dei suoi capolavori è stato utilizzato per l'immagine di copertina.
Gian Carlo Tusceri
Nasce nel 1944 a La Maddalena, nelle Bocche di Bonifacio. Laureato in Scienze Politiche - Trattati e Politica Internazionale, scrittore e saggista, studioso dei fenomeni socio-linguistici dell’area mediterranea. Ha pubblicato diversi saggi e romanzi vincendo vari premi letterari.
A cura di Sabrina Petrosi
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